Il “destination wedding” di Luigi e Stefanija è stato un progetto amato sin dall’inizio, anche per l’alchimia che si è immediatamente creata con gli sposi, e con Stefanija in particolare. Siciliano lui, macedone lei, Luigi e Stefanija hanno scelto la Sicilia per le loro nozze, prediligendo i luoghi dell’infanzia di Luigi, in provincia di Palermo. Si sono affidati a noi perché li aiutassimo a coordinare tutti gli aspetti organizzativi del loro matrimonio, collaborando a distanza da Bruxelles dove risiedevano.
Le origini macedoni di Stefanija sono state una fonte di ispirazione molto importante nell’elaborare un tema per il loro allestimento. Così, una approfondita ricerca sulle consuetudini macedoni legate al matrimonio ci ha fatto scoprire la bellezza dei tradizionali pattern ricamati che impreziosiscono gli abiti nuziali e i ricchi monili che adornano la sposa.
Quei pattern geometrici e dai colori vivaci sono diventati, attraverso l’elaborazione grafica, il fil rouge dell’intero allestimento, e del coordinato grafico, a cominciare dal wedding logo che impreziosiva le partecipazioni, per le quali si è scelta una pregiata carta realizzata a mano e una tradizionale chiusura con sigillo in ceralacca.
Il sigillo in ceralacca, il raso e il logo hanno decorato anche gli accessori per la chiesa: il libretto della celebrazione e il ventaglio.
“Tradizione” e “territorio” sono stati i termini chiave di tutto il progetto e l’obiettivo è stato ovviamente quello di sposare la tradizione macedone e quella siciliana, per questo all’ispirazione tratta dai tradizionali ricami nuziali, si è affiancata l’arte siciliana del filet e si è scelto di affidare alle abili e sapienti mani di artigiane locali la realizzazione dei crochet che gli sposi hanno donato come favor ai loro ospiti: una scelta tradizionale alla quale si è data una veste più originale attraverso un packaging più moderno e accattivante.
Su suggerimento della sposa, il crochet è stato utilizzato anche per il portafedi da adoperare durante la celebrazione, montato su un tradizionale telaio da ricamo in legno. Coinvolgere gli sposi nella progettazione è una cosa alla quale teniamo molto e accogliamo con gioia qualsiasi spunto, proprio per far sì che tutto risulti il più rispondente possibile ai desideri, alle inclinazioni e ai gusti degli sposi.
Per la palette cromatica dell’allestimento si sono scelti toni neutri come l’avorio e il tortora, in più sfumature, uniti al rosa cipria, colori che hanno conferito all’allestimento una sobria raffinatezza con un tocco shabby, gusto particolarmente caro alla sposa. Questa indicazione ci ha dunque portato a inerire nell’allestimento mobili e oggetti recuperati ad hoc in stile shabby: un vecchio mobiletto per gli accessori del photo booth e una valigia vintage per il tableu mariage, un tableu di benvenuto dipinto a mano e cavalletti da pittore hanno tutti trovato posto in questo originale allestimento.
Particolarmente suggestivo è stato il momento dedicato alla preparazione degli sposi, che hanno scelto di adoperare due abitazioni di proprietà della famiglia dello sposo in quello che fu il feudo del barone Villaurea, nel territorio di Termini Imerese: un piccolo borgo di case rurali e una chiesa dedicata al SS. Crocifisso che si sono rivelate un set perfetto per lo shooting della fotografa Martina Botti.
Le nozze sono state celebrate a Palermo, nella chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, meglio nota come “La Martorana”, uno dei monumenti più rappresentativi della multiculturalità della città: una chiesa di fondazione bizantina con elementi decorativi di gusto islamico, e ricche decorazioni musive all’interno.
La chiesa fa parte dell’Eparchia di Piana degli Albanesi, circoscrizione della Chiesa Bizantina Cattolica: qui è stato possibile celebrare le nozze secondo il rito orientale: con la tradizionale incoronazione degli sposi.
Dopo la celebrazione, gli sposi si sono concessi una passeggiata per il centro storico di Palermo: uno scenario urbano, ricco di storia, che è stata l’unica cesura in un matrimonio che ha fatto della Sicilia rurale il suo luogo d’elezione.
Il luogo scelto per il ricevimento è stato Torre Garbonogara, un baglio cinquecentesco, integro nella struttura e custodito nel tempo mantenendone le caratteristiche essenziali.
Torre Garbonogara è il luogo ideale per un destination wedding in Sicilia, perché ne restituisce con autenticità l’atmosfera rurale: la pietra, il cotto, il ferro battuto insieme agli ulivi che la circondano contribuiscono a creare uno scenario unico dall’atmosfera autentica e suggestiva.
Gli ampi spazi esterni hanno ospitato i vari elementi che costituivano l’allestimento e hanno consentito di sviluppare l’evento così come lo desideravano Luigi e Stefanija: una grande festa da vivere in allegria insieme agli ospiti italiani e macedoni. Un ruolo fondamentale hanno avuto in questo senso i musicisti selezionati, una formazione polistrumentale in grado di supportare interamente dal vivo anche il momento dedicato alle danze, particolarmente desiderato dagli sposi. Non sono mancate musiche e danze tradizionali macedoni, in quello che si è rivelato un emozionante continuum musicale nel quale le due culture e tradizioni si sono armonizzate alla perfezione.
“La mia destinazione non è più un luogo, ma un modo di vedere”, scriveva Marcel Proust, e questo è un destination wedding in Sicilia secondo T.E.A. Eventi & Design.
Planning e design: Ester Porto Wedding Planner – T.E.A. Eventi & Design
Fotografia: Martina Botti
Abito da sposa: Emili Exclusive Design
MUA: Valentina Orsini
[…] Sicily can surprise you, even when you live there. It can happen, while searching for the perfect location for a shooting, to come across the most authentic Sicilian rural landscape. This is what happened with an ancient fief dating back to the Fifteenth century. It is a rural location, near the beautiful archeological area oh Himera, called Villaurea. That was the place where Stefanijia and Luigi got ready for their wedding. You can know all the details of this beautiful wedding here. […]